
“Devi essere capace di creare uno “spazio sicuro” in cui operare e in cui
le persone possono fidarsi e aprirsi a te.”
(COACHING INDISPENSABILE – Steve Bavister – Amanda Vickers – Unicomunicazione.it, 2021).
Ma perché è fondamentale creare uno spazio sicuro nel rapporto di coaching?
Perché le persone ti stanno affidando una parte importante della loro vita, una situazione di disagio che trovano difficile da affrontare da sole.
Tre condizioni non devono assolutamente mancare:
- senso di sicurezza,
- rispetto per il disagio riferito,
- libertà di espressione senza timore di giudizio.
A questo punto si creerà un clima di fiducia, e quando gli individui percepiscono che lo spazio è sicuro, sono più propensi a fidarsi del Coach e ad aprirsi, condividendo pensieri, sentimenti e sfide personali.
Spazio sicuro e fiducia incoraggeranno apertura e autenticità.
Le persone riusciranno a condividere ciò che in quel momento crea smarrimento e disagio senza timore di essere giudicate.
Solo con questi presupposti si può arrivare a esplorare profondamente
- emozioni,
- convinzioni,
- obiettivi.
Per creare uno spazio sicuro, il Coach dovrà
- mostrare empatia e rispetto,
- adottare un approccio autentico e trasparente,
- praticare l’ascolto attivo,
- eliminare il giudizio,
- chiedere il consenso prima di offrire feedback o suggerimenti.
Non mi soffermo sul concetto di rispetto della confidenzialità e della privacy poiché rientrano nella deontologia ed etica professionale che non devono mai essere messe in discussione.

Come può la scrittura aiutarci in tutto questo?
Spesso si legge che la scrittura è un percorso in solitaria.
Ma questo nel coaching è una cosa positiva.
Scrivere richiede
- concentrazione
- riflessione
- introspezione
da parte del coachee.
Mai come quando si è chiamati a scrivere di se stessi si sente il bisogno di farlo in uno spazio, fisico, mentale ed emotivo, che garantisca la massima riservatezza.
Siamo convinti che “solo uno spazio tutto nostro” ci garantisca l’accesso a quella parte di noi che fatichiamo ad avvicinare.
Intraprendere questo viaggio attraverso la scrittura non significa essere da soli, però.
Alla fine di ogni tappa ci sarà il Coach ad attenderci.
Cosa farà a questo punto il Coach?
Dimostrerà ascolto e supporto attraverso
- l’analisi dei nostri lesti,
- l’individuazione delle parole chiave,
- la proposta di ulteriori osservazioni e approfondimenti.
Cosa aspettarsi come passo successivo?
Eh, difficile a dirsi.
A questo punto il viaggio prenderà la strada che appartiene a ognuno di noi.
Credo che ora sia tutto un po’ più chiaro.
Ma se hai ancora dubbi, contattarmi in privato.
Sarò lieta di illustrarti ogni particolare di questa tecnica.
Anzi, il mio metodo di writing coaching.





